SANATORIA E CONDONO EDILIZIO
Di cosa si tratta?
SANATORIA E CONDONO EDILIZIO
Per eseguire qualsiasi modifica ad un fabbricato, sia si tratti di lavori “sostanziali” (nuova costruzione, ampliamento, demolizione, ristrutturazione), sia che si tratti di lavori “modesti” (cambio d’uso, diversa distribuzione degli spazi interni ecc), si devono ottenere le autorizzazioni da parte dei competenti uffici per poter eseguire l’intervento edilizio.
Se i lavori eseguiti sono privi di autorizzazione, o difformi rispetto al progetto presentato, si è commesso una violazione, e in questo caso i lavori risultano totalmente abusivi o parzialmente abusivi.
Per porre rimedio agli interventi edilizi abusivi si può ricorrere alla sanatoria edilizia o condono edilizio che consentono di regolarizzare gli interventi edilizi eseguiti in assenza delle prescritte autorizzazioni o permesso di costruire.
Cos’è la Sanatoria
In caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, ovvero in assenza di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), il responsabile dell’abuso, o l’attuale proprietario dell’immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria.
Requisito fondamentale è la sussistenza della cosiddetta doppia conformità, ovvero l’intervento deve essere conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda.
Il rilascio del permesso in sanatoria è subordinato al pagamento, a titolo di oblazione, del contributo di costruzione in misura doppia, ovvero, in caso di gratuità a norma di legge, in misura pari a quella prevista dall’articolo 16.
Trattandosi di un provvedimento amministrativo, la sanatoria edilizia si può ottenere in qualsiasi momento a differenza del Condono edilizio.
Cos’è il Condono edilizio
Il condono edilizio, a differenza della sanatoria, è una legge ad-hoc emanata dallo Stato per regolarizzare opere edilizie realizzate abusivamente.
In Italia si sono succeduti tre condoni edilizi disciplinati dalle seguenti leggi:
Grazie alle citate Leggi, è stato possibile derogare la normativa edilizia regolarizzando gli immobili realizzati totalmente o parzialmente abusivi.
La responsabilità ricade non solo a chi possiede (o non possiede) il titolo abilitativo, ma anche del costruttore e del committente. Sono, questi, i tre soggetti ritenuti responsabili della conformità delle opere circa la normativa urbanistica del comune dove si costruisce.
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